Basta all’ennesima picconata contro il superbonus

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Con le nuove regole l’impresa che applica lo sconto in fattura o il soggetto che esegue i lavori potranno cedere il credito d’imposta così maturato una sola volta.
Questo, va da sé, a livello complessivo riduce considerevolmente la platea disponibile dei cessionari e quindi riduce il potenziale della misura stessa. Ma non si tratta del problema maggiore: l’ennesima modifica del quadro normativo di riferimento (anche questa in senso restrittivo dopo che già il dl anti-frodi era intervenuto a fine 2021) genera caos, incertezza e da ultimo blocca l’intera filiera.
Insomma il governo in questo caso sembra agire per frenare la crescita, spinta quest’anno in larga parte proprio dagli investimenti nel settore edilizio.
Con questo non voglio ignorare il problema delle eventuali frodi, che poi sembrano per lo più riguardare crediti fiscali diversi dal superbonus, ma di certo il metodo per intervenire su questo versante non può essere la produzione di un decreto dietro l’altro ogni mese; peraltro senza coinvolgere le forze politiche e le associazioni di categoria, facendo così piombare gli operatori nell’incertezza assoluta dall’oggi al domani.