L’edizione odierna della rubrica di educazione finanziaria – economia in un click ha commentato con il banchiere scrittore Beppe Ghisolfi i più recenti sviluppi quirinalizi, governativi e parlamentari
Ha vinto la stabilità. Precondizione essenziale all’Italia affinché possa proseguire senza inciampi nel proprio cammino di programmazione e spesa dei fondi europei del Pnrr. Una vittoria che per certi versi è stata dettata dalle necessità: non solo quelle internazionali e nazionali contingenti, ma – non meno importanti per i diretti interessati – quelle personali di molti parlamentari che, al loro primo mandato elettivo, hanno votato per la rielezione di Sergio Mattarella con un pensiero rivolto alla stabilità del Paese e un altro indirizzato alla stabilità personale ossia alla certezza di maturare, con la fine naturale della legislatura, il diritto alla pensione vitalizia.
Così facendo, hanno espresso preferenze in maniera disgiunta dalle indicazioni dei rispettivi capi politici partitici, portando alla bocciatura dei candidati maggiormente divisivi (Berlusconi e Casellati in primis) e favorendo l’esito della permanenza di Mattarella al Quirinale per i prossimi sette anni. Esito che porta con sé la riconferma della fiducia a Draghi a palazzo Chigi.
Rimane il rammarico della settimana perduta perché, come insegna il Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, lo stallo delle votazioni incide sullo spread e quindi sul differenziale in aumento dei tassi di interesse tra i BTP italiani e quelli tedeschi, che in sette giorni può aumentare anche di 20 punti base a nostro sfavore.
Il Professor Ghisolfi, intervistato dalla nostra editrice Loredana Buoso e dal corrispondente da Tirana Alessandro Zorgniotti, si è soffermato sull’importanza dell’educazione finanziaria come disciplina essenziale a comprendere pienamente i meccanismi istituzionali – come una elezione presidenziale o parlamentare – che regolano o condizionano a propria volta i mercati finanziari e il Paese reale.
Per esempio, ha ricordato ancora il banchiere scrittore, molto difficilmente un Capo dello Stato di parte avrebbe potuto favorire la continuità di un governo, come quello di Mario Draghi, chiamato nelle prossime ore a uno scostamento di bilancio in grado di coprire il rincaro delle bollette energetiche impedendo che lo stesso si scarichi su famiglie e imprese riportando l’economia in crisi dopo l’ottima perfomance del PIL post pandemica.
Da febbraio, sarà in distribuzione il best seller numero 6 di Beppe Ghisolfi, con il collodiano titolo di Abbecedario nella consolidata edizione di Nino Aragno.



