Giuseppe Conte ha detto che la stima e che vorrebbe “riaprire un dialogo” con lei.
Sono contento, perché lo reputo una brava persona. Ma Conte sa che io non rinuncerò mai a determinate posizioni e ai miei convincimenti politici.
Ultimamente vi siete sentiti?
Sì, anche in questi giorni. Ma con lui ho iniziato a sentirmi più spesso da quando è stato cacciato dal suo governo, perché a Palazzo Chigi venisse messo un banchiere.
Logico chiederle se pensa di rientrare nel M5S, allora…
Adesso la sola cosa che mi interessa è supportare i referendum popolari. E proseguire nella de-santificazione del messia Mario Draghi.
Perché questo scontro tra Conte e Di Maio? Era inevitabile, vista la situazione?
Credo che a Luigi interessi più salvaguardare il suo potere personale che la salute del Movimento.
Il M5S sta precipitando verso una scissione?
O si arriva a una resa di conti, o faranno prima a cambiare il nome del M5S in Udeur. I 5Stelle che mi chiamano sono preoccupati. Ma ciò che sta accadendo io lo avevo già previsto due anni fa.
In un post lei ha scritto che è “vigliacco mettere Conte sul banco degli imputati”. Ma è il capo, e come tutti i leader deve rispondere del suo operato, non crede?
Conte è l’ultimo arrivato nel M5S, per così dire. Se il capo politico fosse stato Di Maio Draghi sarebbe stato il presidente della Repubblica. E io che non avrei votato Mattarella, proprio come hanno fatto gli ex del M5S, reputavo Draghi al Colle lo scenario peggiore.
Conte puntava su Elisabetta Belloni. Ma ieri a Mezz’ora in più il segretario del Pd Enrico Letta ha parlato di cortocircuito mediatico tra Lega e M5S sulla direttrice del Dis. A suo dire mancava un accordo condiviso tra Conte e Salvini quando venerdì hanno parlato di una presidente donna. Forse l’ex premier ha sbagliato qualcosa?
Io mi chiedo: se la Belloni è stata davvero elogiata da Letta, perché non ha dato il via libera al votarla in Aula?
Insisto: Conte non ha sbagliato nulla?
Sì: a mio avviso avrebbe dovuto far votare la Belloni in Aula, a qualunque costo.
Conte potrebbe risponderle che non voleva rompere l’alleanza con il Pd.
Ripeto: se c’era davvero l’accordo tra Pd e M5S su quel nome, non vedo il problema. La verità è che il Pdl, cioè il partito dei Letta, Gianni ed Enrico, voleva Draghi.
Eleggere la direttrice dei Servizi al Quirinale, al di là della persona, a molti sembrava un precedente pericoloso. Era un’obiezione così insensata?
Io avrei preferito altre soluzioni. Ma certamente Belloni avrebbe rappresentato un segnale di discontinuità in un Paese gattopardesco.
Però Draghi non è stato eletto al Colle. È andata come lei sperava…
Per adesso.
Va bene. Ma i partiti hanno saputo resistere, no?
Conte, Salvini, Giorgia Meloni e gli ex 5Stelle si sono opposti, e ciò va riconosciuto. Ma anche un pezzo del Pd ha fatto muro, e pure questo va detto.
Però le coalizioni sembrano evaporate. Cosa racconta questo?
Io non ho mai creduto al bipolarismo, l’ho sempre definito una fregatura.


