ERMINIO BRAMBILLA: QUALI RIFORME PER QUESTA GIUSTIZIA

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Il discorso del Presidente della Repubblica Mattarella iniziando il suo secondo mandato ha messo in evidenza, cosa che è mancata nel suo primo settennato, l’urgenza di una riforma radicale del sistema giustizia in Italia

La crisi sistemica della giustizia nel nostro Paese è dovuta,cin prevalenza, alla subordinazione della politica e quindi del potere legislativo,rispetto ai diktat giustizialisti che da Tangentopoli in poi hanno prevalso nell’opinione pubblica con conseguente disaffezione dal voto e osannando PM e sostituti procuratori che invadevano il campo della politica con le loro inchieste mediatiche. Oggi i casi Palamara, Davigo ect…, hanno fatto risaltare il marciume che la politicizzazione della Magistratura ha creato. Il prevalere degli interessi delle correnti rispetto all’interesse più generale (io credo che solo una minoranza di magistrati ha inquinato la vita sociale e politica del Paese)

Quali riforme per questa giustizia. Sicuramente la separazione delle carriere è un primo passo, perchè da un lato pubblici ministeri e procuratori siano accusa e i giudici possano esere veramente terzi tra accusa e difesa senza nessuna invasione di campo. La Riforma del CSM con un sistema di voto che renda più difficile il controllo alle correnti. I giudici non potranno più formare delle correnti (per pm e sostituti questo sarà possibile).

Se il giudice si esprime politicamente o entra in politica non può più rientrare in Magistratura perchè non potrebbe essere più terzo. Poi si potrebbe entrare nella riforma del processo civile e penale e qui dovremmo sicuramente discutere in manierà più appprofondita. Mi pare comunque necessario fare un piccolo inciso: depennalizzare i reati minori per farli diventare reati amministrativi può essere un ulteriore discrimante tra poveri e ricchi. La soluzione per entrambi il servizio civile per la comunità con un monte ore coungruo riferito al reato. Speriamo che sia la Riforma Cartabia (sicuramente non sufficiente) che è in Parlamento per la discussione sia il referendum, con una grande partecipazione, possano rendere il nostro sistema giudiziario più efficiente più vicino alle persone e quindi più giusto.

Erminio Brambilla