Tutte le amministrazioni pubbliche, a partire da Comuni e ospedali, non avevano previsto i maggiori costi dell’energia nei bilanci di previsione e adesso non dispongono delle risorse necessarie per garantire servizi essenziali, facendo fronte ad un aumento così imponente. Questo vuol dire spegnere prima i riscaldamenti, ridurre l’illuminazione pubblica, delle scuole, degli impianti sportivi e culturali, ridurre i servizi nei trasporti locali.
Allo stesso tempo, serve un’Italia forte e unita in Europa per chiedere interventi immediati che possano bloccare i prezzi anche per i prossimi anni: acquisti comuni di energia e stoccaggi comuni. C’è la resistenza dei Paesi del nord, ma Draghi ha la forza per far valere il proprio peso sui tavoli internazionali”. Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, in diretta ad Agorà su Rai Tre.


