Si và in Kenya

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PHUNDUNDU WILDLIFE AREA, ZIMBABWE, JUNE 2018: Specially selected women from an all female. conservation ranger force undergo concealment and fire and movement training in the bush to curb poaching. Akashinga (meaning the ‘Brave Ones’ in local dialect) is a community-driven conservation model, empowering disadvantaged women to restore and manage a network of wilderness areas as an alternative to trophy hunting. Many current western-conceived solutions to conserve wilderness areas struggle to gain traction across the African continent. Predominately male forces are hampered by ongoing corruption, nepotism, drunkenness, aggressiveness towards local communities and a sense of entitlement. The I.A.P.F, the International Anti-Poaching Foundation led by former Australian Special Forces soldier Damien Mander, was created as a direct action conservation organisation to be used as a surgical instrument in targeting wildlife crime. In 2017 they decided to innovate, using an all- female team to manage an entire nature reserve in Zimbabwe. The program builds an alternative approach to the militarized paradigm of ‘fortress conservation’ which defends colonial boundaries between nature and humans. While still trained to deal with any situation they may face, the team has a community-driven interpersonal focus, working with rather than against the local population for the long-term benefits of their own communities and nature. Cut off from places of worship and burial, grazing areas, access to water, food, traditional medicine and given limited opportunity for employment or tourism benefits, it’s little wonder many of these communities struggle to see any value in conservation efforts. Women have traditionally played major roles in battle and are now re-emerging as key solutions in law enforcement and conflict resolution. In the Middle-East, counterinsurgency operations that involve penetrating and working with the local population to try and win the hearts and minds ha

Il Kenya, nel cuore dell’Africa orientale, è una delle destinazioni più magiche ed affascinanti del “Continente Nero”

Quando visitarlo?

Un viaggio in Kenya non è un viaggio come tutti gli altri. E’ un concentrato di emozioni. Il Kenya è splendido tutto l’anno, ma il periodo migliore per scoprire questo straordinario Paese affacciato sull’Oceano Indiano va da gennaio ad inizio marzo: in questi mesi in cui il clima e caldo, ma sopportabile, si possono ammirare le grandiose, e suggestive, migrazioni di volatili verso la “Rift Valley”.
Chi sceglie di partire in altri periodi dell’anno, deve considerare che i mesi tra marzo e maggio e tra ottobre e dicembre possono essere piovosi. Trovare ottime offerte per il Kenya non è difficile, soprattutto, se si decide di organizzare e prenotare il viaggio, con un certo anticipo.

Prima di partire

Raggiungere il Kenya è semplice e comodo. Voli quotidiani, partono da Milano, Roma e Bologna per Mombasa. Prima di partire, assicuratevi di avere tutti i documenti in regola. Il Passaporto deve avere una validità residua di almeno sei mesi ed avere perlomeno una pagina bianca disponibile. Il visto d’ingresso può essere rilasciato, prima della partenza dal Consolato, oppure, all’arrivo, presso l’aeroporto. Ricordatevi anche di stipulare un’assicurazione di viaggio.

Profilassi e vaccini

Dal punto di vista sanitario, ricordiamo, che è consigliabile effettuare la profilassi contro la malaria (diffusa durante il “periodo delle piogge”). Si consiglia anche il “vaccino antiepatite” A e B e il “vaccino anti-tifo”. Al fine di evitare di contrarre malattie, una volta atterrati, bevete solo acqua imbottigliata e consumate cibi cotti.

Safari

La natura, ancora selvaggia, è una delle principali attrattive del Kenya. Non a caso, questo Paese, è una delle mete più ambite e predilette dagli amanti dei “Safari“. Il Safari denominato “Big Five” è forse uno dei più emozionanti.

Il curioso nome deriva dai 5 animali che, almeno una volta nella vita, si dovrebbero avvistare. Stiamo parlando del leone, dell’elefante, del rinoceronte nero, del bufalo e del leopardo.
Gli amanti degli animali, possono visitare le riserve “Samburu” e “Shaba”, site nel nord del Paese, e l’incredibile “parco nazionale di Aberdare”. In quest’area sterminata, non è raro incontrare oltre ai mitici “big five”, anche curiosi babbuini ed il più riservato bongo (antilope che abita le foreste di bambù).

La costa

Tutta da scoprire è la costa kenyota, in particolare il tratto che va da Mombasa fino al confine con la Tanzania. Spettacolare è l’arcipelago di “Funzi”, non lontano da “Diani Beach”, vero e proprio paradiso terrestre caratterizzato da sabbia bianchissima e bagnato da acque incredibilmente limpide ed azzurre.

Le quattro isole che compongono l’arcipelago sono incontaminate e possono vantare una bellezza naturalistica unica al mondo. Funzi, inoltre, è famosa per essere il maggiore sito di nidificazione kenyota per tre specie diverse di tartaruga marina (tutte in pericolo di estinzione).