Lo ha dichiarato nel corso di un’informativa in Senato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, spiegando che al momento non è previsto alcun incontro tra Putin e il premier Draghi, dopo che nei giorni scorsi si era parlato di una visita a Mosca del presidente del Consiglio. “Stamattina ci siamo coordinati con il Presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica.
Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”, ha dichiarato.
“Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due Repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di ‘peace-keeping’. È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Ricordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità”, ha poi aggiunto il titolare della Farnesina, sottolineando che “riconoscere l’indipendenza delle autoproclamate Repubbliche separatiste lede l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina, già messa in discussione nel 2014 con l’annessione illegale della penisola di Crimea”.



