Il governo sul caro energia
Il ministro dell’Economia Franco ha detto che il governo è pronto a rivedere il Pnrr in base all’impatto dell’aumento dei costi dell’energia sulla crescita. Oggi è prevista una informativa del ministro della Transizione ecologica Cingolani in aula alla Camera.
Taranto
Prosegue a Taranto la mobilitazione degli autotrasportatori che in maniera spontanea presidiano la statale 106 e la statale 100 fermando i propri mezzi ai bordi della carreggiata per protestare contro il caro-carburante e l’aumento dei costi di gestione. Il traffico veicolare viene rallentato e al momento non ci sono blocchi, ma la situazione – dicono gli addetti ai lavori – potrebbe cambiare con un inasprimento della protesta in mancanza di risposte da parte del governo. Sui tir fermi sono attaccati dei manifesti con la scritta: “Il governo non ha compreso la situazione. Questa è la risposta che abbiamo ricevuto. Facciamo capire quanto costa fermare l’autotrasporto in Italia. Taranto spegne i motori”.
“Confermiamo tutti i timori relativi alla possibilità di un blocco totale dei mezzi pesanti, anche se al momento la produzione nello stabilimento non è stata fermata. Non escludiamo tuttavia di doverlo fare a breve qualora si verificheranno condizioni proibitive per la distribuzione e i trasporti”. Lo dichiara Flavio Ferro, direttore operativo del pastificio La Molisana di Campobasso, che rifornisce l’intero territorio nazionale e 120 Paesi del marcato estero. Questa mattina si registrano blocchi di autotrasportatori tra la Statale 16, al confine con la Puglia, e alle porte del capoluogo di regione.
Si tratta di presidi che stanno garantendo, secondo quanto si apprende, il passaggio dei mezzi pesanti carichi di merce in entrata e uscita dall’azienda che produce pasta. Un blocco di tir in protesta contro il caro carburante anche alle porte di Campobasso, all’altezza di san Giovannello



