Era nei fatti.Putin ha deciso di verificare la debolezza dell’Europa e degli Usa. Purtroppo il re è nudo!
Questa bella favoletta che ci raccontavano da bambini è esemplare per capire fino a che punto le democrazie occidentali sono giunte nel dichiararsi inadempienti di fronte alla mancanza di giustizia nelle relazioni internazionali. Oggi tutti gli autocrati del mondo sanno di poter fare il bello e il cattivo tempo senza che nessuno gliene chieda il conto.
Non parliamo dell’ONU che aveva già dato prova di sè!Veniamo però al punto che ci interessa.L’Unione Europea dopo l’espansione ad est dovuta alla caduta dell’URSS,si è ritrovata con un allargamento a paesi che non avevano interessi comuni con il vecchio nucleo di paesi aderenti. Il gruppo di Visengrad è una evidente differenziazione rispetto agli obiettivi originali europei di un’unione politica in una federazione che era l’obiettivo originario.
Se la guerra in Ucraina sta mettendo a repentaglio l’assetto geopolitico su cui si fonda da trent’anni il progetto europeo,presto metterà alla prova anche la sua compattezza ed unità.Putin ha in mano il rubinetto del gas e l’Italia ne è totalmente dipendente (parole del ministro Cingolani). E sulla lungimiranza del nostro gruppo dirigente che, dopo l’invasione della Crimea nel 2014, ha aumentato anzichè diminuire la sua dipendenza dal gas russo, bisognerebbe aprire un capitolo a parte. Quale Europa?Inesistente militarmente,divisa politicamente,ricattabile economicamente, ha perso anche l’ultimo baluardo che le restava: aver messo fine alle guerre sul continente.
Come Unione Cattolica siamo a favore della pace senza se e senza ma,però di fronte ai dittatori che se ne infischiano di diritto internazionale,di rispetto delle nazioni,dei diritti umani,una forza di deterrenza europea sarebbe un primo passo per ritrovare un UE più vicina ai veri interessi dei suoi cittadini.
Erminio Brambilla Presidente Unione Cattolica
