Lo ha riferito in una nota l’Arma, spiegando che l’attività è stata finalizzata all’accertamento dell’idoneità degli allevamenti e, soprattutto, del mantenimento di adeguati standard di benessere animale. In due dei quattro allevamenti sono state riscontrate violazioni alla normativa regionale: l’avvenuta vendita di cuccioli di cane prima del decorso dei sessanta giorni imposti dalla legge e la mancata iscrizione dei cuccioli stessi all’anagrafe canina entro i quindici giorni dall’inizio del possesso.


