È l’atto di “verità” e umiltà che Massimiliano Tonelli, direttore della rivista “Artribune”, fondatore del sito “Romafaschifo” ed ex direttore editoriale del “Gambero Rosso”, trasferitosi a Milano per insegnare allo Iulm, grande esperto di tendenze in senso lato, chiede ai ristoratori italiani per correggere il tiro dei propri affari, raddrizzare la barra e uscire dalla crisi pandemica che da due anni li stringe d’assedio tra chiusure, posti limitati al chiuso, stringenti regole del green pass.
In un intervento sul sito Il Gusto, Tonelli chiede che i ristoratori italiani facciano una svolta, cambino passo per una razionalizzazione dell’organizzazione in cucina passando al “menù fisso”, introducendo la cena su due turni – uno alle ore 19 e uno alle 21.30 –, con prenotazione del tavolo solo in digitale. Insomma, Tonelli chiede “uno shift culturale da fare tutti insieme per un beneficio condiviso” e ai ristoratori di non essere succubi delle abitudini e delle pigrizie dei propri clienti. L’Agi lo ha intervistato per farsi spiegare in cosa consistano effettivamente le sue proposte.


