L’onda di rifugiati che accompagna ogni guerra sta arrivando anche dall’#Ucraina

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bonino
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Una marea, che si aggiunge alla comunità ucraina in Italia che è la più grande, 240 mila persone di cui l’80% donne.

Con Più Europa e la rete Ero straniero – L’umanità che fa bene, avevamo chiesto al governo di attivare una procedura europea, con la direttiva 55 per la protezione temporanea, che non è mai stata applicata né attuata prima d’ora, anche perché la Danimarca non l’aveva ratificata. L’Italia l’ha ratificata nel 2003. Ed è la prima volta che l’Ue intende applicare questa direttiva che dovrebbe dare una struttura più ordinata a questo mega esodo.

Ed è uno dei tanti strumenti che la comunità internazionale sta applicando in queste ore, un segnale di una forte mobilitazione in tutto il mondo. Il procuratore della Corte Penale Internazionale, per esempio, ha deciso di aprire un’inchiesta sui crimini di guerra. Ed è importante per non dimenticare le migliaia di rifugiati che Lukashenko ha portato dalla Bielorussia fino al confine con la Polonia, che sono stati accolti con gli idranti dalla polizia e lasciati al freddo.

Che fine hanno fatto? Dove sono ora? Abbiamo l’abitudine di farci trasportare dall’emozione e di passare rapidamente da una tragedia all’altra. Nessuno ricorda chi è scappato dall’Afghanistan, dalla Siria, dalla Libia. Spero che stavolta non sia così.