No, non si tratta di un club in cui ci si dichiara filoamericani, si dà ad Amazon la licenza di uccidere il piccolo commercio e finisce lì; anche quello, ma il punto essenziale è l’articolo quinto del Trattato Nord Atlantico, che anche l’Italia ha sottoscritto fin dal 1949. Eccolo:
Avete capito adesso perché Biden vuole l’ingresso dell’Ucraina della NATO? Perché a quel punto la Russia avrebbe le mani legate: anche in caso di pulizia etnica nelle regioni indipendentiste, non potrebbe muovere un dito. Un’inerzia che inevitabilmente scatenerebbe il nazionalismo russo contro Putin e porterebbe alla sua caduta nonché a un grave indebolimento della Russia come alternativa all’egemonia americana. Mission accomplished.
Putin non è un’idiota e forse ha letto Machiavelli: «Non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra, perché non la si fugge, ma si differisce a tuo disavvantaggio». Meglio un conflitto limitato oggi che una guerra mondiale domani; o davvero pensate che i missili americani a 400 chilometri da Mosca servivano a garantire la pace perpetua? La soluzione è semplice: gli Stati Uniti non possono includere fra i propri satelliti un paese confinante con la Russia delle dimensioni e della ricchezza dell’Ucraina.
Era l’unica richiesta non negoziabile di Putin: un’Ucraina neutrale, non allineata. Agli sbandieratori non piace: loro voglino l’Ucraina nella NATO. Sorpresi? È il nuovo pacifismo liberal e politicamente corretto.
Francesco Erspamer


