Ucraina, Wade (Msf): “Si va verso il disastro umanitario”

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Sta diventando sempre più terribile. Ogni giorno facciamo del nostro meglio per monitorare i bisogni umanitari, che crescono con estrema rapidità.

In zone come Mariupol spesso abbiamo difficoltà a sentire il nostro personale sul posto, perché mancano i collegamenti internet e la rete telefonica. Se non si interviene immediatamente, oggi, domani, nei prossimi giorni, ci sarà una seria emergenza, si va verso il disastro umanitario”.

Sono le parole di Alex Wade, coordinatore delle emergenze di Medici senza Frontiere in Ucraina, oggi su La Stampa.

“In questo momento, la nostra massima priorità è ottenere di nuove il più rapidamente possibile forniture mediche e farle arrivare ai centri di cura e sulle linee del fronte. Molti ospedali non riescono più a curare i feriti che ricevono soprattutto nelle zone di combattimento. Arrivano a decine anche a centinaia al giorno, ci riferiscono” spiega Wade.

“Ci sono persone che hanno bisogno di ottenere l’insulina o a altri trattamenti per malattie croniche, come l’emodialisi. Ci sono donne incinte che hanno bisogno di un parto sicuro. Ci sono persone con patologie psichiatriche. Ogni cura non di estrema emergenza è stata interrotta, dunque alle vittime delle bombe si aggiungono anche quelle che non sono riuscite più a curare altre malattie. Siamo incredibilmente preoccupati” conclude.