La decisione di per sé non convince in molti, chi, come me ha una cultura pacifista, ma ancor meno persuasiva è la mancanza di trasparenza da parte del governo rispetto all’elenco delle armi che stiamo mandando all’ex repubblica sovietica. La lista è contenuta in un decerto interministeriale firmato martedì sera ma il Ministero della Difesa ne ha secretato il contenuto sostenendo che se fosse reso pubblico si darebbe un vantaggio competitivo alla Russia
Il Movimento 5 Stelle presenterà un ordine del giorno chiedendo al governo di riferire in Aula: gli italiani hanno diritto di sapere quali e quante armi sono state mandate in Ucraina e il relativo costo visto che sono pagate con i loro soldi. Inoltre, solo la Francia oltre all’Italia tra tutti i paesi Nato e Ue non hanno messo a disposizione dell’opinione pubblica la lista della armi con cui stanno rifornendo l’esercito ucraino.
Mauro Coltorti


