Unicef: ogni minuto un bambino diventa un rifugiato

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Il numero di ucraini fuggiti dal Paese in guerra continua a salire e sfiora la soglia dei 3 milioni. Secondo gli ultimi dati dell’Onu, dal 24 febbraio, data dell’aggressione russa, un totale di 2.952.026 rifugiati hanno attraversato il confine ucraino per cercare rifugio all’estero dopo che l’offensiva militare in Ucraina ha causato la distruzione di infrastrutture civili e vittime civili e ha costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case in cerca di sicurezza, protezione e assistenza.

I dati, aggiornati al 14 marzo e riferiti su un’apposita pagina del sito dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), indicano che oltre la stragrande maggioranza delle persone in fuga è giunta in Polonia (1.791.111), seguita da Romania (422.086) e Moldova (337.215).

L’Unhcr dà anche la stima interna dei cittadini ucraini che sfuggono ai bombardamenti e alla guerriglia. L’ONU stima che ci siano almeno 1.85 milioni di sfollati interni, e altri 12.65 milioni di persone direttamente colpite dal conflitto, che stanno anche affrontando temperature estremamente basse. L’accesso alle comunità interessate dal conflitto, in zone duramente colpite come Mariupol e Kharkiv, rimane molto limitato a causa delle attività militari in corso e della crescente presenza di mine, acuendo giorno per giorno i bisogni umanitari.

C’è necessità urgente di cibo, acqua, farmaci e assistenza medica, alloggi, oggetti casalinghi di uso comune, coperte, materassi, denaro contante, materiali da costruzione e carburante.

Le persone in fuga sono per lo più donne, bambini e anziani perché gli uomini dai 18 anni ai 60 anni restano in patria per combattere l’invasore russo.