Le molte persone coinvolte rivendevano sottobanco carburante importato a prezzi fuori mercato senza assolvere al pagamento dell’Iva.
Come facevano? Lo spiega la Guardia di Finanza. Era uno schema piramidale: ai vertici c’erano fornitori nazionali e comunitari di petrolio dai quali società del tutto false acquistavano l’oro nero senza applicazione dell’Iva, per poi rivenderlo ai distributori stradali a prezzi stracciati (a meno della metà del costo medio del gasolio) di nuovo senza versare l’Iva.


