Ma oggi, prima ancora di essere pienamente adottati, questi progetti rischiano di essere fuori dal tempo. E non parlo solo del Pnrr, ma anche della Politica agricola comunitaria. La loro precoce non attualità non è una carenza di programmazione, ma è la conseguenza dall’arrivo di una guerra”.
Sono le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, oggi al Corriere della Sera.
“L’Ucraina fa emergere problemi pazzeschi: siamo in un’economia di guerra. Senza le bombe sulla testa, ma con tutti i contraccolpi: aumenti stellari e a volte poco giustificati dell’energia e delle materie prime, gli assalti ai supermercati e il rischio di vivere la mancanza di cereali e altre derrate. Se fino a ieri potevamo pensare che fare i guard rail d’oro avrebbe fatto arrivare i turisti, oggi sappiamo che dobbiamo sfamare la gente” ha spiegato Zaia.
“Siamo in una seria emergenza che non ci consente ritardi. Abbiamo di fronte una doppia sfida: quella per la sovranità alimentare e quella per la sovranità energetica. Sull’alimentare occorre rinegoziare la Pac, come sta facendo la Francia. Ma anche un cambio di mentalità: se ieri facevamo la battaglia alla coltivazione estensiva dei cereali, oggi dobbiamo riconoscere che quei campi, quel tipo di coltivazioni, ci servono ancora: obiettivo è l’autosufficienza. E il tema dell’energia è cruciale” ha aggiunto e concluso.

