Se ciò fosse confermato, il dispiegamento di queste armi, specialmente in aree civili affollate, configurerebbe un vero e proprio crimine di guerra poiché si tratta di ordigni che colpiscono, in modo indiscriminato, militari e popolazione civile.
Nel documento gli europarlamentari chiedono, in particolare, di “usare tutti i mezzi di influenza a disposizione per invitare chi è impegnato nelle ostilità in Ucraina ad aderire rigorosamente alle norme applicabili del diritto umanitario internazionale e alla protezione dei civili condannando fermamente qualsiasi violazione. È necessario fare pressione sul governo russo affinché si astenga dall’uso di armi termobariche e bombe a grappolo. Crediamo – conclude la lettera – che ora più che mai siano necessari maggiori sforzi da parte dell’Unione europea per proteggere lo stato di diritto globale e la popolazione civile dell’Ucraina”.


