“Mi sembra un tentativo evidente e maldestro di dividere l’Europa, che fino a qui è rimasta molto compatta, e dividere i governi nazionali. Solidarietà al ministro Guerini, bersaglio di una guerra di propaganda cui bisogna reagire con molta freddezza – ha affermato Orlando. I russi riflettano: se un Paese, come l’Italia, che ha una tradizionale attenzione al dialogo e alla cooperazione ed è storicamente legato da rapporti economici e culturali con la Russia mantiene una posizione di così grande fermezza nella condanna dell’invasione, significa che la misura è colma. Non c’è nessuno disposto a sottovalutare gli effetti della decisione unilaterale di Mosca di invadere l’Ucraina” ha aggiunto.
L’annuncio dell’invio delle armi credo fosse un segnale forte, con le sanzioni, di vicinanza a Kiev, funzionale anche a costringere la Russia ad accettare l’apertura di un dialogo. Semmai – prosegue Orlando – c’è da chiedersi quanto tempo dovrà passare prima che l’Europa sia in grado di costruire una politica comune anche in questo campo. In Consiglio dei ministri avevo però posto la questione che le armi andassero ad autorità militari ucraine e apprezzo che il Parlamento abbia introdotto anche strumenti di ulteriore verifica della destinazione di quelle armi”.


