Zelensky ha tenuto il giusto tono istituzionale.
Qualche che sia il giudizio su di lui, lo si trovi o no simpatico, oggettivamente rappresenta la conferma che le leadership possono fare la storia. Se tre settimane fa avesse accettato l’offerta polacca di spostare il governo transitorio oltre il confine tra i due Paesi, nessuno avrebbe potuto biasimarlo.
Ma Zelensky ha deciso di mettere a rischio sua la vita e ha scomposto i piani di Putin, che aveva scommesso su una resistenza ucraina di pochi giorni. Ha reso ancora più grottesca la logica guerrafondaia e sovietica del Cremlino. ieri il Parlamento ha dato un tributo a una personalità che ha cambiato il corso della storia”


