Non solo l’avveduta gestione della pandemia ma anche la questione difficile e complicata dell’Ucraina è un tema fondamentale da affrontare con risolutezza. Noi appoggeremo i provvedimenti assunti dal governo ma chiediamo molta attenzione anche per coloro, le nostre imprese, su cui ricadono gli effetti perversi delle sacrosante sanzioni. E riteniamo che l’ultimo decreto legge vada modificato, in tal senso.
E chiediamo con forza che l’Europa sia unita e forte non solo per l’accoglienza ai rifugiati ucraini ma anche e finalmente rispetto all’immigrazione ordinaria verso cui l’Italia è rimasta da sola. Vogliamo che l’Unione europea diventi davvero un gigante che difende i suoi cittadini e non che li opprime frapponendo vari lacci e lacciuoli. Benissimo poi diversificare le fonti energetiche ma attenzione, non vorrei che i Paesi a cui ci rivolgiamo per approvvigionarci, che sembrano ‘buoni’ oggi diventino ‘cattivi’ domani.



