Dopo l’erba medica e il trifoglio alessandrino, dal primo gennaio 2023 entreranno in “lista rossa” anche frumento duro e tenero, orzo, avena e farro. Vuol dire che, per queste specie, non sarà più possibile fare ricorso al sistema di autorizzazioni in deroga e impiegare sementi convenzionali anche nell’agricoltura bio, come previsto dalle norme Ue -spiega Anabio-. Sarà necessario invece, da parte degli operatori biologici, effettuare la manifestazione di interesse per le sementi biologiche, tramite lo specifico servizio “Ordine” sul Sistema Informativo Biologico (SIB/SIAN), entro il termine del 30 giugno 2022, e quindi con largo anticipo rispetto alla campagna di semina 2023.
D’altra parte, con l’entrata in “lista rossa” di così tante specie e il tempo utile per gli ordini -conclude Anabio- si va nella direzione di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di sementi bio, cercando di coniugare le esigenze delle ditte sementiere con quelle degli operatori biologici.


