Di Maio : “Lavoriamo a un tavolo di pace, speriamo insieme alla Russia”

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L’Italia finché non c’è stata l’invasione dell’Ucraina ha sempre avuto con la Russia un rapporto che si basava sul quinto  principio del ‘selective engagement’, lavoravamo su obiettivi comuni. Però vorrei chiarire anche che quando l’Italia è entrata come primo paese nella pandemia ha ricevuto aiuti da tutti paesi del mondo, da est a ovest. Dopo gli aerei russi, ad esempio, sono arrivati anche aerei ucraini”.

Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Rainews 24 a proposito delle dichiarazioni dell’ambasciatore russo a Roma Razov che nei giorni scorsi ha detto di aver lavorato “con i governi Letta, Gentiloni, Conte e ora con Draghi per costruire ponti e sviluppare e rafforzare collaborazione sui fronti dell’economia, della cultura e in molti altri”, ma “devo constatare che tutto questo è ora rivoltato” .

Il ministro Di Maio, intervistato da Paolo Piras, ha parlato anche delle sanzioni: “Purtroppo sull’economia italiana ed europea si sta abbattendo il costo della guerra di Putin, non il costo delle sanzioni. Esportavamo al massimo 7 miliardi verso la Russia e sarà colpito questo ammontare per il 15%. Stiamo lavorando al quinto pacchetto, c’è una discussione in corso. Noi aspettiamo la proposta della Commissione europea e crediamo non ci debbano essere veti, le sanzioni sono l’unico strumento per far terminare la guerra”, ha detto.

La diplomazia “sta lavorando affinché in Ucraina non si arrivi alle linee rosse”,  ha risposto Di Maio a proposito degli interventi in atto per un cessare il fuoco. “In attesa di un accordo di pace generale che passa per le questioni di Nato, neutralità, Donbass e Crimea, altro tema importante è creare condizioni per un cessate il fuoco localizzati che favoriscano la de-escalation e allontanino così le linee rosse”, ha aggiunto.