Il commissario Figliuolo decade, dal primo aprile al suo posto l’Unità operativa

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Conto alla rovescia per l’addio di Francesco Figliuolo alla struttura commissariale anti-Covid. Dal 31 marzo cessa lo stato di emergenza e dunque finisce la sua missione anche il generale che potrà dedicarsi a tempo pieno a guidare il Comando operativo di vertice interforze (Covi).

Il passaggio di consegne è indicato all’articolo 2 del decreto legge di giovedì scorso sul superamento dello stato di emergenza. Dal 1 aprile l’italia non sarà più in stato di emergenza covid e di conseguenza decadono il comitato tecnico scientifico e la struttura del commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc (fino al 31 dicembre) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. Il direttore dell’Unità – che “agisce con i poteri attribuiti al Commissario straordinario” – sarà nominato con un decreto del presidente del Consiglio.

Ci sarà inoltre un vicario, un dirigente di prima fascia del ministero della Salute. Sarà l’ ‘Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia’ ad operare fino al 31 dicembre 2022 con le stesse funzioni. Dall’1 gennaio 2023 il ministero della Salute subentrerà poi all’Unità, che dunque lavorerà per complessivi nove mesi.