L’erogazione della quota, spiega il Comune, avverrà entro il 31 marzo di ogni anno. Nei primi cinque anni (2022-2026) saranno assegnati 486 milioni, ovvero il 40% del contributo complessivo.
“I Comuni sono al centro della prospettiva di sviluppo che abbiamo per l’Italia, il governo vuole metterli in condizione di poter programmare con maggiore serenità la crescita delle loro comunità. Il Patto per Napoli coincide con il programma di investimenti più significativo nella storia recente del Mezzogiorno” ha detto il premier Mario Draghi. “L’obiettivo del piano è colmare i divari territoriali, ormai insopportabili. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello del Centro-Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio” ha sottolineato il premier. “Dobbiamo ammettere l’esistenza di una ‘questione meridionale’, ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità. Perché l’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese”.
“Con il Patto per Napoli destiniamo al Comune di Napoli un miliardo e 231 milioni di euro in vent’anni” ha precisato Draghi. “Contribuiamo in modo significativo al risanamento dei conti del Comune e, come spiegato dal sottosegretario Garofoli, leghiamo i pagamenti al conseguimento di alcuni obiettivi”, ha aggiunto.


