Condizionatori accesi o pace in Ucraina?

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Un insulto all’intelligenza dei giornalisti presenti in sala, di tutte le forze politiche di maggioranza e d’opposizione e soprattutto di 60 milioni d’italiani.
Ma come si può – anche solo lontanamente – mettere sullo stesso piano due opzioni totalmente sconnesse tra loro? Perché la domanda viene spontanea: ma se teniamo i condizionatori spenti d’estate, il Governo ci assicura che ci sarà la pace nel mondo? Ovviamente la risposta è ‘NO’, e lo si apprende chiaramente dal Def appena approvato, dove si evince che un embargo al gas russo provocherà una crisi economica pesantissima per il nostro Paese.
Sarò sincera con voi: il Def ‘lacrime e sangue’ è stato abilmente mascherato da questa frase ad effetto di Draghi: fateci caso, oggi la stampa parla solo dei condizionatori. È una chiara arma di distrazione di massa, studiata a tavolino nella stanza dei bottoni.
Senza troppi giri di parole, questa è la via che sta imboccando l’Italia: una strada impervia e in salita, dove in cima – di questo passo – non resterà che il gas liquido degli Stati Uniti. E allora gli interrogativi che ci dovremmo porre saranno altri, e non certo se vogliamo stare freschi d’estate.