IL BUON SENSO DI CONTE E LA MIOPIA ATLANTISTA ITALIANA

0
22

Dopo che Stoltenberg ha affermato che la Nato sta pianificando una presenza permanente di truppe al confine orientale dell’Alleanza, Luigi Di Maio ha ribadito che
“La Nato non può entrare in guerra, noi non lavoriamo a un coinvolgimento della Nato, non lavoriamo a no-fly zone, non lavoriamo a interventi diretti dell’Alleanza atlantica perché tutti siamo d’accordo, anche il segretario generale Stoltenberg, che dobbiamo evitare una terza guerra mondiale“.

Quello di cui non sembra tener conto il nostro ministro degli esteri, oggi sempre più soggiogato dalle logiche atlantiste, è che non basta affermare a parole che la NATO vuole evitare la terza guerra mondiale se poi, nei fatti, si è già predisposta ad un clima di guerra fredda e mette in atto strategie volte a provocarla, una terza guerra mondiale.
Ieri Giuseppe Conte, ospite da Formigli, lo ha ribadito. Per grandi linee ha espresso dei concetti basilari: la condanna del l’Occidente verso l’aggressore Putin e la solidarietà fattiva verso il popolo ucraino deve essere compatta, ma non bisogna mai smettere di ricercare una via diplomatica, mai smettere di lavorare per arrivare ad un accordo politico con l’autocrate Putin (ndr fateci caso, in questi ultimi giorni la parola “negoziato” è uscita dal dibattito mainstream).

La strada delle sanzioni, ha detto il Presidente del M5S, si sta rivelando impervia. Illusorio l’obiettivo di isolare Putin se sappiamo che dalla sua parte ci sono super potenze del calibro di Cina e India, oltre al Pakistan e il Brasile ed altri Stati.
Putin, ha ribadito, ha come obiettivo quello di ricompattare il pianeta in due blocchi contrapposti, vuole tornare indietro nella storia. Sarebbe un grande errore seguirlo per questa strada e innescare un escalation di tensione.

Testuale: “Non dobbiamo assecondare Putin e fare una corsa al riarmo”, ha affermato Conte.
L’Europa, ha avuto il coraggio intellettuale di affermare, deve far sentire la sua voce. Gli interessi dell’America con i nostri non sono facilmente sovrapponibili.
E ancora una volta mi chiedo: perché la stessa visione limpida, scevra da condizionamenti e basata sul puro buonsenso, non la ritrovo negli altri capi bastone della politichetta italiana? E soprattutto, perché gli italiani non lo hanno ancora compreso?

Blog di Stelle e dintorni di Roberta Labonia