PASQUA, CARRELLO PIÙ LEGGERO, MA RISTORANTI E BED AND BREAKFAST TORNANO A RESPIRARE

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Meno uova di cioccolato ma in compenso più colombe sulle tavole delle famiglie italiane che, nel 40 per cento dei casi, sceglieranno di rimanere tra le mura domestiche nei giorni di Pasqua e Pasquetta, nell’anno che avrebbe dovuto segnare la ripartenza post covid ma che ha fatto ripartire soltanto i prezzi trascinati dalla speculazione internazionale e dalla guerra in Ucraina

Tuttavia, per altri 4 nuclei familiari su 10, a prevalere, grazie anche a una maggiore disponibilità di reddito o di risparmi, sarà la voglia di un almeno parziale ritorno alla normalità con la scelta di un ristorante, di un agriturismo o di un hotel e bed and breakfast.

Per la restante parte della platea di utenti del ponte pasquale, è atteso un viaggio anche breve alla riscoperta di borghi e città d’arte.

A mettere in evidenza questi orientamenti da parte dei consumatori è il centro studi di Confcooperative, le cui analisi si incrociano con quelle di Coldiretti e dell’ISTAT che certificano l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime energetiche e agricole sui listini dei prodotti che erano immancabili nella ricorrenza della Resurrezione. Resurrezione, dicevamo, che complice anche il forte allentamento delle restrizioni deciso dal governo Draghi avrebbe dovuto coincidere con la ripresa, graduale ma crescente, di molte attività al dettaglio. Invece no.

A fronte di rincari che, a parità di consumi ante pandemia, sarebbero stati superiori nominalmente al 10 per cento, la contrazione degli acquisti di beni e servizi pasquali sarà purtroppo del 30 per cento. Sulle tavole degli Italiani ci saranno meno uova di cioccolato al confronto con il 2021 – da 28 a 25 milioni di pezzi – ma più colombe – da 22 a 24 milioni – mentre i prodotti tipici locali saranno protagonisti in 2 casi su tre e il menù ittico vincerà su quello zootecnico nel 30 per cento dei carrelli della spesa.

Per coloro che decideranno di concedersi una trasferta per domani e lunedì, sarà obbligatorio mettere a budget maggiori esborsi, sull’anno passato, nella misura del 10 per cento per hotel e ristoranti.

Secondo i movimenti dei consumatori, nel corso del 2022 le spese per il mantenimento ordinario di una famiglia media formata da 4 persone rischiano di aumentare di 2500 euro su base annua per mantenere lo stesso tenore di vita e lo stesso livello quantitativo di acquisti che potremmo definire non voluttuari o effimeri ma necessari.

Un campanello d’allarme che indica fin da ora l’insufficienza dei provvedimenti che costituiscono il progetto di riforma fiscale all’esame del Parlamento.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI