Il governo Draghi, come tutti i governi precedenti, sta cercando di diminuire ulteriormente l’utilizzo dei contanti nelle transazioni oltre i 1000 euro
Provvedimenti che ogni governo cerca con la giustificazione di impedire l’utilizzo di contanti per le attività criminali o l’evasione fiscale. Dobbiamo fare alcune premesse per capire l’illiceità delle norma. La prima è che il contante viene utilizzato soprattutto dalle persone anziane, in difficoltà con strumenti elettronici e con poca disponibilità di danaro.
Milioni di pensionati non arrivano a mille euro il mese:quale senso ha per costoro utilizzare pagamenti con carte elettroniche? Un altro problema è il costo dei pagamenti elettronici, per clienti ed esercenti.
Sembra quasi che vi sia un interesse preciso da parte del” banchiere ” Draghi, oggi Presidente del Consiglio, ad intestarsi un decreto a favore ed interesse delle banche e società finanziarie, senza tener conto dei veri interessi del paese.
Parliamo poi dell’interesse delle varie mafie o degli evasori fiscali ad utilizzare il contante: quasi nullo.
Ormai i malviventi di ogni genere utilizzano la moneta elettronica al di fuori di ogni transazione bancaria.
Gruppi di finanza criminale addirittura hanno coniato monete elettroniche, proprie alla faccia di tutte le polizie internazionali. Bisognerebbe capire esattamente i movimenti che molti gruppi finanziari stanno facendo con le monete elettroniche,parliamo di un mercato 1.500 miliardi di dollari solo fin’ora.
Oltretutto la carta moneta emessa dalle banche centrali dovrebbe essere la migliore forma di pagamento e dovrebbe offrire la vera garanzia nelle transazioni. Altrimenti dovremmo chiudere tutti gli Istituti Centrali. Se non servono per l’emissione e l’utilizzo del contante a cosa servono:quanto risparmio faremmo: alla faccia di chi banchiere o meno, vuole guadagnare sulle pelle dei più deboli.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



