Crisanti sull’epatite nei bambini
Intervistato dall’Adnkronos, l’esperto ha spiegato come, dalle prime indagini, sembrerebbe che i bimbi colpiti si siano infettati tardi con questo virus e che di fatto siano stati in qualche modo preservati per misure di distanziamento. “È come quando un adulto si prende la varicella o il morbillo e può avere complicazioni più gravi rispetto a quando prende queste infezioni da piccolo”. Nel caso in cui si confermi questa ipotesi sull’origine infettiva della patologia, potrebbe inoltre essere che i piccoli abbiano contratto questi virus in un momento in cui sono più suscettibili.
Secondo l’esperto, a far emergere questi casi di epatiti misteriose pediatriche ci sarebbero anche le misure anti contagio degli ultimi due anni che “hanno forse in qualche modo ritardato l’età e il momento in cui i bambini contraggono malattie comuni“.
Crisanti sull’epatite nei bambini: “Probabile ragione immunitaria”
Crisanti si è invece mostrato più scettico rispetto all’ipotesi di una nuova variante o virus. “Ritengo si debba esplorare maggiormente l’eventuale ragione immunitaria“, ha infatti sottolineato. Attualmente, secondo il primo bollettino dell’Oms, 17 bambini dei 169 colpiti da epatite acuta sono stati sottoposti a trapianto di fegato ed è stato segnalato almeno un decesso.



