Analisi (della stragrande maggioranza dei partiti e dei media): se gl’italiani non ci seguono, non è perché rappresentiamo gli americani e gli inglesi, ma perché sono subornati da Orsini e dai giornalisti russi. Soluzione: abolire Orsini e i giornalisti russi. Problema: così sembra di stare in Russia. Analisi: bisogna inventarsi una censura che non sembri censura. Soluzione: dire che sono tutti spie russe. Problema: Orsini è nato a Napoli e pare non sia mai stato in Russia (ergo la Tocci gli disse che non ne poteva parlare).
Problema: qualcuno obietterà che anche la Rai è controllata dal governo e domanderà cosa spìano esattamente i giornalisti collegati da Mosca coi talk italiani. Analisi: buttarla in caciara funziona sempre. Soluzione: dire Orsini scrive sul Fatto, come pure altri ospiti di Cartabianca, Scanzi e Di Cesare, quindi se i 5Stelle li difendono è per “salvare i loro cachet” (Anzaldi), anche quello di Orsini che partecipa gratis; senza contare che “Conte avrebbe incontrato Orsini”, la cui “candidatura sarebbe qualcosa di più di un’idea” (Corriere); quindi a doversi discolpare non sono i partiti che censurano, ma il M5S che si oppone.
Problema: qualcuno obietterà che gli ospiti dei talk li scelgono i conduttori, non i partiti. Analisi: bisogna trovare qualche fenomeno che dica il contrario. Soluzione: il Corriere trova subito Maurizio M’annoi, pronto a tutto pur di svelenare su Bianca Berlinguer, anche a dire che “gli ascolti dei talk stanno precipitando” (riferendosi al suo: gli altri vanno benone) e “non accade in nessun’altra azienda del mondo” che “il conduttore decida chi invitare e che linea dare al programma” (parlando delle aziende metalmeccaniche, tessili e alimentari) per “attirare più telespettatori” (escludendo se stesso, che notoriamente li respinge). Problema: qualcuno potrebbe ricordare una frase di Leonardo Sciascia: “Quando gli imbecilli si alleano coi furbi, il fascismo è alle porte”.
Marco Travaglio


