Giovani e lavoro, la crisi non è finita: i dati che lo dimostrano

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Il Primo Maggio i giovani hanno ben poco da festeggiare.

La Festa dei Lavoratori per molti di loro corrisponde più a una aspirazione, meglio se con maggiori diritti e un salario soddisfacente. In Italia, infatti, essere giovani non paga, in tutti i sensi. E la pandemia su questo, di certo, non ha aiutato. Una situazione che viene periodicamente confermata da dati e rapporti dei vari istituti di ricerca, nazionali e internazionali, che studiano il fenomeno dell’occupazione – o disoccupazione – giovanile.

Il portale Skuola.net ha tracciato una panoramica, esaminando quegli elementi che determinano la condizione lavorativa delle nuove generazioni in Italia, analizzando l’ultimo Osservatorio Cida – svolto in collaborazione con Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni industriali) – che prende in considerazione dati Istat ed Eurostat, e il più recente rapporto Censis.