La proposta di istituire liste transnazionali è l’ennesima eurofollia di una maggioranza del Parlamento Europeo sempre più distante dal mondo reale e incapace di comprendere le vere e concrete esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio.
Si rischia un vulnus nella rappresentanza in seuropaeno al Parlamento europeo, che aumenterebbe la distanza tra rappresentanti ed elettori. Per quale motivo un cittadino italiano dovrebbe sentirsi rappresentato da un candidato finlandese, maltese o tedesco, che non sono espressione del proprio territorio e non ne conoscono le istanze? Non possiamo essere favorevoli a queste proposte, che vanno in direzione opposta alla essenziale rappresentatività dei territori.
In questi anni l’Italia non ha già delegato abbastanza, quando si tratta di decidere per il proprio futuro?”.



