Commissione. Kiev, Paesi Ue contrari a embargo complici Mosca

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Intanto l’Ungheria ha fatto sapere che non sosterrà la proposta dell’Ue per un embargo graduale sul petrolio russo così come è stata presentata.

Lo ha riferito il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, spiegando che Budapest non vede “alcun piano o garanzia su come una transizione” dal petrolio russo “potrebbe essere gestita sulla base delle proposte attuali e su come sarebbe garantita la sicurezza energetica dell’Ungheria”. A quanto si è appreso, Ungheria e Slovacchia hanno chiesto, a fronte di una possibile deroga per loro fino alla fine del 2023, di avere più tempo prima di interrompere il flusso del petrolio che arriva loro dalla Russia.

“Dal punto di vista puramente tecnologico – ha affermato il ministro delle Finanze bulgaro Assen Vassiliev – la Bulgaria può fare a meno del petrolio russo, ma ciò aumenterebbe notevolmente il costo dei carburanti nel Paese. Pertanto, se la Commissione europea consente eccezioni dell’embargo petrolifero, anche la Bulgaria eserciterà il diritto di chiederle”. La Bulgaria dipende per oltre il 90% dal petrolio russo.

“I Paesi dell’Ue che continueranno ad opporsi all’embargo sul petrolio russo sono complici dei crimini commessi dalla Russia in territorio ucraino”. Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in un videomessaggio.