Covid, Crisanti: “Molto vicini all’immunita di gregge, ma sta diventando la prima causa di morte in Italia”

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Siamo molto vicini all’immunità di gregge che si raggiunge quando mortalità e contagi oscillano, ma nel tempo rimangono sostanzialmente stabili, e l’Rt è uguale a 1 o intorno a 1″.

Così, oggi in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, il direttore del Dipartimento di microbiologia molecolare dell’università di Padova, Andrea Crisanti.

“Ma siccome per cambiare la strategia di testing nell’ottica di proteggere i più fragili non hanno fatto nulla, questo ci porta a 50-60mila morti l’anno per una malattia infettiva, cioè a livelli dell’inizio del XIX Secolo, quando le malattie infettive erano la prima causa di morte – aggiunge. E se il Covid di decessi ne fa 50-60mila, diventa la prima causa di morte in Italia”.

“L’immunità di gregge – insiste Crisanti – non significa che il virus non circola più, questa è pura fantasia. E’ successo anche con il morbillo, la rosolia e altre malattie: il numero delle persone che si ammalavano rimaneva costante. Con il vaccino se funziona puoi arrivare a Rt meno di 1, con la diffusione naturale no, al massimo si arriva a 1. Il fatto che questi vaccini non proteggono tanto dall’infezione quanto dalle sue conseguenze più gravi, paradossalmente è un bene: sarebbe molto peggio un vaccino che protegge dall’infezione, ma dura solo 6 mesi”.