La guerra in Ucraina sta andando avanti e con il blocco delle esportazioni di grando la minaccia di una crisi alimentare globale diventa sempre più grave e rischia di avere conseguenze devastanti. “La situazione è molto preoccupante. Prima della guerra avevamo 50 Paesi in via di sviluppo che dipendevano per almeno 30% delle loro importazioni dal grano che arrivava dall’Ucraina, con 26 di che questi dipendevano addirittura oltre il 50% dal grano ucraino” ha spiegato Martina, sottolineando che alcuni Paesi sono più a rischio per via della dipendenza dal grano ucraino.
“L’effetto del blocco dei beni agricoli, e in generale la grande incertezza che si è creata con la guerra, in particolare in questi Paesi ha fatto esplodere l’inflazione alimentare. Già i prezzi erano alti prima del conflitto, come conseguenza della pandemia, ora sono a livelli insostenibili. La preoccupazione che abbiamo è che andando avanti così le tensioni sociali in alcune realtà possano aggravarsi” ha aggiunto il vice presidente della FAO, spiegando che bisogna anche pensare alla stagione che verrà.


