Il presupposto per l’inizio di una reale negoziazione di pace è la cessazione dell’ostilità che ancora sembra lontana, così come ad oggi risulta complesso che una delle due parti rinunci ai territori che ha attualmente sotto controllo ora o a quelli che sono sempre appartenuti all’Ucraina.
Solo l’inasprimento delle sanzioni e le pressioni dell’Occidente possono pesare sulla bilancia di Putin più degli obiettivi strategici acquisiti militarmente e condurlo alla consapevolezza che l’isolamento sulla scena internazionale avrà ripercussioni di lungo termine per la Russia”.



