ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA: Repubblica fondata sul lavoro?

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Oggi festeggiamo la nostra repubblica fondata sul lavoro?
Ci sarebbe da ridere se non stessimo già piangendo. Recentissimi dati Ocse ci dicono che i salari dei lavoratori italiani dal 1990 al 2020, in trent’anni, unico paese in Europa, sono diminuiti del 2,9% e se consideriamo l’inflazione la perdita di potere d’acquisto dei salari italiani è stata molto più grande. Per arrivare allo “scarto “dell’uomo di cui parla Papa Francesco si passa dal suo deprezzamento in una sfera importante come il lavoro.
Molti economisti parlano di capitalismo terminale, in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e gli altri sempre più poveri. Stiamo ricorrendo sempre di più alla robotica (le macchine non mangiano e non chiedono il salario) e queste fabbriche del futuro avranno sempre meno bisogno di manod’opera. Dove ancora è necessaria la manod’opera si delocalizza in paesi a basso salario dove fanno lavorare anche i bambini oppure si utilizzano,nei paesi occidentali,i flussi migratori come pressione per un salario basso.Confermando questo quadro patologico dove il capitalismo terminale aumenta i suoi profitti derubando il lavoro.Dove oltretutto si impone in occidente anche una politica di denatalità, premiando fiscalmente i singoli per impedire la formazione delle nuove famiglie e le conseguenti nuove nascite (e qui si impone un cambio di regime fiscale con l’introduzione di quel quoziente familiare che come Unione Cattolica auspichiamo ).
Al convegno di Davos si è teorizzato che non solo il lavoro ma lo stesso uomo è un costo e Cingolani ha detto: l’uomo è un parassita perchè consuma e non produce nulla.
Siamo alla definizione finale del capitalismo terminale: l’uomo è una iattura: che fare? I ricchi devono fare beneficienza ai poveri, anzichè aumentare i salari o creare più occupazione.
Vedete? … State forse ridendo?