“La guerra in Ucraina – spiega il garante del Movimento 5 Stelle – è spesso citata dai media per spiegare la crisi alimentare e il generale aumento dei prezzi del grano. Ma è la finanza ad usare il cibo come arma distruggendo deliberatamente il sistema alimentare, poiché è la speculazione finanziaria a giocare un ruolo primario”.
“Si parla tanto di carenza di materia prima ma il grano che si sta vendendo è stato raccolto l’anno scorso, non quest’anno. La produzione e l’offerta da parte di Ucraina e Russia non si fermano dall’oggi al domani, le scorte non si esauriscono dall’oggi al domani, ma i prezzi sui mercati dei futures sono subito balzati alle stelle.
Il grano non è solo un bene alimentare di prima necessità, ma anche una commodity, ovvero un prodotto che costituisce oggetto di scambio internazionale”, prosegue Grillo.
Sono soltanto uno strumento finanziario per scommettere un guadagno futuro. Sono prodotti finanziari, scambiati come se fossero azioni, comprati e venduti a loro volta sul mercato secondario”.
“L’agricoltura sta diventando così finanza speculativa. Il settore alimentare è diventato strettamente legato al settore finanziario e i prezzi sono ora determinati principalmente dalla speculazione. Ciò significa che i prezzi di oggi dipendono dal commercio di domani. I raccolti di domani e anche le stagioni future vengono scambiati oggi sui mercati mondiali
“Secondo un recente rapporto Oxfam, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 30% tra marzo 2021 e marzo 2022. E allo stesso tempo, gli ultra ricchi che possiedono multinazionali alimentari hanno visto le loro fortune aumentare vertiginosamente. La famiglia che possiede il gigante del grano statunitense Cargill ha aggiunto 20 milioni di dollari alle casse della famiglia, ogni giorno


