Quello del referendum abrogativo, previsto dalla Costituzione, è uno strumento importante di partecipazione dei cittadini al processo decisionale.
Ma non sono convinta che su materie come quella della giustizia, in cui sono in gioco i diritti e la libertà delle persone, sia giusto semplificare con un sì o un no materie tanto complesse.
Preferisco che sia il lavoro collegiale degli organi parlamentari, consultando gli operatori del diritto, a valutare e a ponderare le scelte da compiere.
Credo inoltre che tra i 5 temi sottoposti a referendum, ce ne sia uno che può rilevarsi assai critico: quello che riguarda la limitazione delle misure cautelari.
Sarebbe un grave passo indietro nel contrasto alla violenza di genere, non dobbiamo consentire che ciò accada.
