ERMINIO BRAMBILLA: Crisi economica e vecchia politica

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La pandemia del Covid 19 e, successivamente la guerra in Ucraina, con le sanzioni, la crisi del grano, hanno innestato una serie di ripercussioni a livello sistemico del processo economico e hanno creato una stagflazione che, dal prossimo autunno, sbarcherà nei paesi occidentali, portando molte nazioni, e l’Italia sarà una di queste, ad una crisi economica così feroce da condizionare tutte le politiche sociali, con rischio di disordini  e riduzione ai minimi termini del welfare
La stessa banca europea ha dichiarato, attraverso la sua Presidente Lagarde (purtroppo non era la persona giusta ai vertici della finanza europea dopo i disastri combinati al FMI) che l’inflazione richiedeva l’intervento sui tassi d’interesse che sarebbero aumentati a breve di mezzo punto.
Tutto questo si riflette anche sulla politica che è chiamata ad affrontare queste montagne di difficoltà in un tripudio di incoscienza ed incapacità di partiti che guardano agli interessi di bottega mentre il paese va in malora! Svegliatevi! Ormai il governo Draghi ha esaurito la sua funzione e la nomenclatura dei partiti guarda ormai alle elezioni con un interesse nei confronti della popolazione solo per promesse elettorali che sanno benissimo di non poter mantenere.
Dobbiamo ormai dire che questa politica è sbagliata:prima vengono i cittadini e i loro problemi. Abbiamo 6 milioni di poveri, più del 10% della popolazione,non possiamo pensare che questi aspettino le promesse elettorali e stiano buoni e quieti.
Noi di Unione Cattolica desideriamo abbandonare la vecchia politica che pensa solo al proprio tornaconto elettorale, senza dire la verità agli elettori: il nostro Paese è in rovina, dobbiamo tutti rimboccarci le maniche e tirare nella stessa direzione: chi può dare di più è giusto che dia di più, aiutando coloro che non ce la fanno e lo Stato non sprechi il denaro dei contribuenti in “profumi e belletti” (stiamo pensando al debito pubblico che grida vendetta e alla burocrazia italiana una delle più  insipienti al mondo!).
Noi cittadini dobbiamo dare un segnale a questa politica:andare a votare sì al referendum sulla giustizia è un primo passo ,per abbandonare la vecchia politica e formarne una nuova che abbia al centro gli italiani e i loro bisogni!
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA