Effetto Bce sui mercati: Milano perde il 5%. Bruciati 39 miliardi

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Dopo la decisione della Bce di avviare il rialzo dei tassi e terminare col primo di luglio il programma di acquisti dei titoli di Stato, si cominciano a sentire i riflessi sulle borse mondiali. Tutte in calo, ma qualcuna più in calo di altre.

Oggi a risentire di più dell’incertezza dei mercati è sicuramente Piazza Affari. L’indice Ftse Mib amplia la perdita al 5% e brucia così quasi 39 miliardi di euro di capitalizzazione in una sola giornata.

Ad acuire le preoccupazioni è stato anche il dato sull’inflazione Usa: a maggio i prezzi sono aumentati dell’8,6%, dall’8,3% atteso, toccando i massimi da 40 anni. Netti ribassi, ma meno pesanti, sulle altre Borse: Londra -1,25%, Francoforte -1,2%, Parigi -1,5%.

Sale anche lo spread. Il differenziale di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi viaggia sui 227 punti base. E le previsioni non sono incoraggianti. La Bce ha infatti comunicato che i tassi saliranno di 25 punti base a luglio e che un nuovo, temuto, rialzo si attende a settembre. E altre nubi si addensano sul cielo italiano e europeo in genere, sia perché sembra molto fragile la possibilità di crescita, sia perché incombe l’incognita della guerra in Ucraina, con i rincari sul fronte energetico e l’aumento dell’inflazione.