Energia, Colaninno (IV): “Serve un atteggiamento più morbido”

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Primo: non si può andare avanti come se non fosse successo nulla: in due anni una pandemia e una guerra in Europa con uno choc pesante sui prezzi dell’energia.

Secondo: davanti a una dinamica di moltiplicazione delle complessità non possiamo pensare che le due transizioni che stiamo costruendo, digitale ed ecologica, non debbano essere riviste nei tempi, nei modi e nelle risorse”.

Così, oggi sul Corriere della Sera, Matteo Colaninno, capogruppo di Italia Viva in commissione affari europei alla Camera.

“Serve un atterraggio più morbido. Andando verso la necessaria direzione della riduzione delle emissioni non avversando certo gli obiettivi da raggiungere contro l’emergenza climatica ma considerando i risvolti sociali e politici di quello che avverrà nell’automotive – ha spiegato Colaninno. Serve un riadeguamento della filiera.

Stiamo spostando l’asse della componentistica dell’auto, su cui siamo fortissimi, da qui a migliaia di chilometri di distanza – ha proseguito. Non possiamo dare questo regalo alla concorrenza senza aver costruito un indotto specializzato sull’elettrico. Né possiamo perseguire obiettivi asimmetrici e asincroni rispetto al resto del mondo”.