La riforma della giustizia ce l’ha chiesta l’Europa

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Una sentenza definitiva in Italia in media arriva in 7 anni. Siamo il fanalino di coda dell’Europa.
In Francia e Spagna bastano 3 anni, In Svizzera solo 377 giorni. Tuttavia l’ Europa ci chiederebbe la certezza del diritto, che comprende il diritto di essere processati velocemente, non di cancellare i processi.
A Napoli, Roma, Palermo, Reggio Calabria e Bari, più della metà dei processi dura ben oltre i due anni. A Napoli solo per portare materialmente il fascicolo del primo grado sulla scrivania del Presidente della Corte d’appello che poi lo assegnerà a un giudice impiegano 6 mesi. Vuol dire che bisogna fare i processi in 1 anno e mezzo per non farli decadere.
La Cartabia ha concesso una proroga alla durata dei processi per mafia, per omicidio, violenza sessuale aggravata. Ma si rischia l’improcedibilità sul 50% per cento dei i processi per truffe, aggressioni, violenza sessuale semplice, i morti sul lavoro, o per incidenti stradali. Anche per le tragedie come quella del ponte Morandi, o di Rigopiano.
– modernizzare l’organizzazione degli uffici giudiziari,
– rendere più agile l’accesso documentale grazie alla digitalizzazione e quello della consegna delle notifiche.