A penalizzare le famiglie saranno soprattutto gli effetti sui mutui, ma ci si aspetta anche una scure sui consumi: l’inflazione taglierà il potere d’acquisto del denaro e i ceti medio-bassi dovranno ridimensionare le uscite.
Mutui più cari – E’ finito il tempo dei mutui a prezzo quasi zero. Secondo gli esperti sentiti dalla “Stampa”, nel settore è in arrivo un vero terremoto che completerà la tendenza che era già in atto da qualche mese. I mutui costeranno di più e il tasso fisso diventerà l’opzione quasi obbligata.
Già dal mese scorso i variabili hanno cominciato a salire, anticipando le mosse dell’Eurotower e sono ora in media all’1,08% contro lo 0,87% di un anno fa. In effetti, puntualizza Nicoletta Papucci di Mutuionline, “la svolta è avvenuta nel 2015, visto che prima del 2014 il tasso fisso interessava il 25% dell’erogato. Chi aveva scelto il variabile prima ha in buona parte già surrogato al fisso. Quel 5-10% che ha scelto il variabile potrebbe cogliere l’occasione per passare ora al fisso. A maggio il tasso medio era al 2,24%”.
Le simulazioni fatte indicano un variabile sopra questa cifra tra due anni: una situazione che renderebbe quindi conveniente convertire il mutuo al fisso oppure scegliere il variabile con un tetto massimo: una soluzione che negli ultimi due mesi è stata scelta dal 4% di chi ha acceso un mutuo casa.


