L’affluenza finale al 20,9% è stata la più bassa di tutta la storia dei referendum abrogativi in Italia dal 1974.
A coloro che continuano a giustificare il fallimento affermando che a giugno le persone difficilmente vanno a votare, ricordo che i referendum del 2011 su #acquapubblica, contro il #nucleare e il legittimo impedimento, in cui si superò ampiamente il #quorum, si svolsero il 12 e 13 giugno.
A chi dice che bisognava votare su due giorni, rispondo che, anche fossero stati tre giorni o una settimana, il quorum non sarebbe mai stato raggiunto perché gli italiani hanno compreso pienamente che la #riforma della #giustizia non c’entra nulla con il voler riportare in Parlamento condannati definitivi per gravi reati come #mafia e #corruzione o minare la #sicurezza dei cittadini indebolendo le misure cautelari.
Più che un serio tentativo di riformare la giustizia, questo è sembrato piuttosto un tentativo per vendicarsi della #magistratura.
Pensiamo piuttosto a velocizzare i tempi dei #processi e a garantire sicurezza.
Per una vera e organica riforma della giustizia bisogna continuare a lavorare in #Parlamento.



