Superbonus: sblocco immediato crediti d’imposta e ampliamento platea cessionari

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© Marco Merlini / Cgil Firenze 11 luglio 2016 Un anno fa, un giovane operaio edile è morto sul lavoro, stroncato dal caldo in un cantiere di Firenze. Da allora la Fillea Cgil, gli Rlst (rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza) e gli altri sindacati hanno iniziato un'intensa mobilitazione, che ha coinvolto gli ordini professionali, le istituzioni e le ditte impegnate nei cantieri della città. Questa lunga battaglia ha portato, all'inizio di luglio, all'emanazione da parte della Asl Toscana Centro di una serie di dettagliate linee guida per salvaguardare la salute dei lavoratori nelle giornate particolarmente afose. Si tratta di una sequenza di semplici accorgimenti, ma rappresentano tuttora l'esperienza più avanzata a livello nazionale su un fronte troppo spesso sottovalutato, e possono salvare la vita di molti operai. Nella foto il cantiere “Regione” - Linea 2 Tramvia Firenze (Pausa programmata)

I crediti di imposta incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che hanno operato nell’ambito del Superbonus 110% devono essere sbloccati e la platea dei cessionari ampliata, prevedendo la possibilità per banche e società appartenenti a un gruppo bancario di cedere i crediti d’imposta ai propri correntisti corporate rientranti nella definizione europea di PMI, e valutando anche il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti e Poste S.p.A..

È l’impegno che chiediamo al Governo nello schema di risoluzione appena approvato (Atto n. 1205), in esito all’istruttoria sull’affare assegnato sulle questioni relative alla fruizione degli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici.

Sono mesi che lottiamo affinché il Superbonus 110% venga rimesso in condizioni di far lavorare la filiera edile, che l’anno scorso ha contribuito in maniera rilevante all’aumento del 6% del PIL e che adesso, invece, si trova di fronte al blocco del mercato dei crediti di imposta. Le cessioni in attesa di accettazione da parte dei cessionari ammontano a oltre 5 miliardi di euro, secondo un’indagine pubblicata dal Centro Studi della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) a maggio 2022

. Tutto a causa dei numerosi interventi normativi che si sono susseguiti sulla disciplina della cessione del credito, che hanno comportato per le imprese di costruzioni notevoli difficoltà, con una gravissima crisi di liquidità che si ripercuote sull’intero sistema.

Si tratta di una situazione che pone a rischio fallimento oltre 33.000 imprese, espone alla perdita di 150.000 posti di lavoro e che per l’ANCE crea numerose difficoltà anche rispetto all’applicazione degli interventi del PNRR. Basta attacchi strumentali e sterili contro una misura che sta contribuendo non poco a risollevare il Paese dalla crisi post pandemica. Basta attacchi senza parlare dei vantaggi e dei benefici a esso connessi.

È per questo che chiediamo al Governo di adottare, in tempi estremamente celeri, ogni opportuna iniziativa, anche di carattere legislativo, volta a garantire le più ampie possibilità per le imprese del settore di operare nell’ambito degli interventi previsti dal Superbonus 110%