ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA: La sentenza della Corte Suprema Usa e l’aborto

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La sentenza della Corte Suprema Usa ha decretato che il diritto all’aborto non è previsto dalla Costituzione americana

Ha annullato di fatto la storica sentenza Roe contro Wade del 1973 sempre della Corte Suprema Usa che ha rappresentato uno dei principali precedenti a favore dell’aborto negli Usa. Anzichè approfittare di questa sentenza per discutere e approfondire tutte le tematiche relative a questo grave problema di sopprimere o meno una vita, ci si scatena parlando di diritti (il corpo è mio e lo gestisco io),mentre non ci si rende conto che la vita è un dono (per noi cattolici è un dono di Dio), per cui non è nella nostra disponibilità soprattutto la vita di un altro.

Papa Francesco ha ribadito recentemente che non uccidere è un comandamento divino che conferma la sacralità della vita umana, come dono di Dio, che nessuno, in nessuna circostanza, ha il diritto di togliere o manipolare o disprezzare.

Uccidere è un peccato contro Dio, che è il Signore della vita, contro noi stessi e contro il prossimo.Vale la pena di accogliere ogni vita perchè ogni uomo vale il sangue di Cristo stesso. Non si può disprezzare ciò che Dio ha tanto amato. Come Unione Cattolica chiediamo che la L.194 sull’interruzione di gravidanza debba essere ripensata soprattutto nella prima parte che avrebbe dovuto aiutare le donne a compiere una scelta così importante e a volte drammatica nella propria vita.

I centri di aiuto alla vita sono stati lasciati alla bontà e al finanziamento dei privati..Occorre che lo Stato,in un momento in cui la denatalità, in Italia, è diventato addirittura un problema di sopravvivenza del Paese,aiutare le donne che molto spesso, per difficoltà economiche o psicologiche, non hanno la forza di proseguire una gravidanza e sopprimono una vita.

Se il grido “my body my choice” diventasse che anche il tuo corpo è indisponibile perchè è donato, immaginati quello di un altro!

ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA