Aborto, il racconto di Feltri: «Io e mia moglie ci trovammo di fronte al dilemma, poi il miracolo»

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Vittorio Feltri interviene sul caos aborto scatenato dalla sentenza americana e racconta «quella volta che anch’io volevo fermare una vita».

«A me hanno insegnato i preti, molti anni fa quando ero adolescente, che se la vita è sacra lo è dal concepimento alla morte. Il ragionamento sembra ancora valido. Abortire significa strappare un bimbetto in formazione nelle viscere materne.

Tecnicamente è possibile», scrive in un fondo su Libero. «Però non è carino uccidere un essere vivente senza chiedergli il permesso di farlo. Ciò anche io quando ero un giovane padre mi trovai di fronte al dilemma. Io e mia moglie, persona mite, avevamo già tre figli. Ella a un certo punto scoprì di essere incinta».
Feltri e il quarto figlio

«Se avesse portato a termine la gravidanza – scrive Feltri –, con il quarto pargolo, non avrebbe più potuto continuare la sua attività importante presso un ente pubblico, l’Amministrazione provinciale. Sorse in me e anche in lei l’idea dell’aborto il quale però non era ancora stato reso lecito». Che fare? «Possiamo andare in Svizzera, pensammo.

Presi contatto con una struttura elvetica e mi accordai anche sulla data dell’intervento. Avvicinandosi la quale io e la mia consorte cominciammo ad avere titubanze che crebbero quotidianamente».